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COMUNITÀ, MIGRANTI E DINTORNI

Partiamo da un presupposto: Il comunitarismo è il progetto di un sovranismo compiuto. Se uno dei temi principali del sovranismo è la difesa dei confini nazionali, in opposizione all’immigrazionismo mondialista, è certamente imprescindibile comprendere il fenomeno epocale che stiamo vivendo ed agire in modo corretto per affrontare questo problema. Una delle accuse che spesso vengono fatte al sovranismo è quella di essere una reazione “di pancia”,miope, becera, al quale gli immigrazionisti contrappongono un immaginario scenario di pacifico e democratico futuro “arcobaleno” di un mondo senza frontiere. La realtà fotografa invece uno iato sempre crescente rispetto a questi progetti finalizzati a distruggere le identità dei popoli e fomentare scontri etnici. In questo scenario il Talebano propone da sempre una lettura fuori dagli schemi dello sterile dibattito mediatico. In pratica la difesa dei confini deve andare di pari passo con un’ informazione corretta e un’azione efficace. Entrando nello specifico noi crediamo che sia importante attuare concretamente lo slogan “aiutiamoli a casa loro”, ma per farlo bisogna prendere atto che l’imperialismo postmoderno si sta particolarmente impegnando a fare l’esatto contrario. La crescente influenza cinese, che espandendosi e comprando terre in Africa, porta ad un crescente esodo forzato di popolazioni ; l’ascesa del fondamentalismo dell’ Isis nel Niger, Burkina Faso e Mali e il silenzio complice su questi temi sono certamente le premesse per non risolvere il problema dell’immigrazione ma per indurre un traffico di esseri umani, che si riversa nelle nostre terre. Un perverso meccanismo a cui gli immigrazionisti rispondono con i mantra dell’ “accoglienza” e dei “diritti”, auspicando di fatto la distruzione dei popoli. In questa situazione che genera crescenti tensioni sociali, vogliamo dare alcuni spunti :
  1. Il crescente proselitismo sanguinario nei citati paesi Africani dell Isis finanziato da parte dei soliti noti. L’ Europa dove’ è ?
  2. La crescente l’influenza dello yuan nel continente africano ( lo stesso Romano Prodi aveva riconosciuto che la Cina è interlocutore per l’immigrazione). L’ Europa cosa fa?
  3. Capitolo cooperazione: vuoto umanitarismo o reale solidarietà tra popoli?
  4. Il sovranismo dovrebbe guardare, come dice Dugin, ad un Europa sovrana inserita in un contesto multipolare . Siamo sulla strada giusta?
Bisogna superare schemi sbagliati di un vuoto umanitarismo, che ammanta l’imperialismo 2.0, andando oltre una semplice difesa reattiva coniugando difesa dei confini nazionali ad una visione d’insieme del mondo di oggi. Si parla di un presunto “eroismo” della ormai nota “Capitana” Carola, contrapposto per alcuni ai bassi istinti xenofobi e popolari rappresentati dall ‘impegno di Matteo Salvini per salvaguardare gli interessi nazionali. Ma al si là dei moti umanitari della pasionaria tedesca noi crediamo che l’eroismo sia una virtù nobile al servizio delle comunità e non per distruggere le patrie. Certamente, come abbiamo avuto modo di dire in recenti articoli, la sfida comunitarista è una sfida multipolarista, per il rispetto delle identità di tutti i popoli. Noi ci auguriamo che questi temi diventino sempre più centrali nel dibattito pubblico, dove a nostro parere regna la confusione mentale, il pressapochismo, la superficialità ed anche la malafede.

 

SOVRANITÀ E IDENTITÀ LE SFIDE DEL TERZO MILLENNIO

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