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NULLA MOLTIPLICATO PER NIENTE CREA TUTTO

La visione naturalista della vita è qualcosa di assurdo: nulla moltiplicato per niente crea il tutto!
E in questa visione non vi è un progetto, un senso o uno scopo. Tutto è nato e si è sviluppato grazie al caso in un vuoto totale. Se si parla con un naturalista e gli si chiede: come ha avuto inizio tutto? La risposta sarà quasi certamente: tramite il Big Bang, tutto è nato grazie a una immensa esplosione. La risposta semplice e conosciuta da quasi tutti ha però dei risvolti inaccettabili; come potrebbe un inizio altamente violento creare ordine, complessità e sinergia tutto attorno a noi? Ma poi ci sarebbe da chiedersi:
Cosa generò l’esplosione del Big Bang?
Cosa o chi ha dato forza all’esplosione?
Da dove ha origine il tutto?
Da dove è stata generata l’energia che mantiene tutto l’ordine?
Perché il principio di entropia non ha prodotto uno stato di Inerzia e caos?
Come è possibile che il caos e il disordine abbiano dato vita a un sistema ordinato e sempre più sofisticato dopo l’esplosione del Big Bang?
Da dove è nata la materia?
Come si tiene tutto in ordine?
È assurdo pensare che una esplosione immensa del nulla abbia generato l’inizio di tutte le cose,
Queste semplici domande creano l’incredibile problema senza possibilità di soluzione a tutte le ipotesi naturaliste.
Sono domande metafisiche di assoluta importanza a cui nessun naturalista può dare una risposta plausibile, senza una risposta non è possibile comprendere il significato e il valore della vita. Il naturalismo filosofico non ha possibilità alcuna di dare risposte a queste domande, infatti il dogma nel naturalismo è che tutto avviene per mezzo di processi naturali, nulla vi è di soprannaturale, non esiste nessun tipo di entità creatrice.. quindi non vi può essere né progetto, né scopo per nessuna cosa. Ecco che allora il naturalismo non ha possibilità di fornire nessuna base filosofica per credere che la vita abbia un particolare senso o valore, il naturalismo concepisce il tutto come un incidente casuale di nessuna importanza e dando forza al pensiero per cui nulla ha significato, cancella ogni valore morale e spirituale deprezzando la vita umana e la dignità dell’uomo. Il Naturalismo è una filosofia degradante per l’uomo.
Se l’idea dell’evoluzione della specie è vera l’uomo non è altro che un animale come tutti gli altri, non siamo migliori di essi. Se la nostra esistenza è una evoluzione della materia nessun concetto spirituale è vero e la nostra umanità non avrebbe senso come ogni tipo di etica o morale. In effetti, da quando la teoria di Darwin e la visione naturalista ha preso sempre più forza nel mondo vi è stato un dilagare di atti criminali, di abuso di droghe, perversioni sessuali, suicidi in aumento, aborti senza remore… la svalutazione della vita umana è in costante aumento rendendo sempre più frustrate le persone che, anche senza conoscenze dirette, sentono un vuoto di senso della loro esistenza, escludere Dio e la creazione priva di ogni prospettiva l’esistenza.
Escludendo l’importanza dell’uomo e del suo scopo ci conduce a comprendere la logica su cui si basano i moderni movimenti animalisti in difesa dei diritti degli animali, i movimenti di tale fattura possono esistere solamente in relazione al fatto che l’uomo è stato degradato ad animale ed infatti tutti gli animalisti sono evoluzionisti, atei e naturalisti. Molti di voi consoceranno l’associazione PETA (persone a favore del trattamento etico degli animali) attiva negli USA che sostiene uguaglianza di diritti tra uomini e animali spiegando che uccidere un animale pre prodursi cibo equivale a un assassinio e a un atto di cannibalismo. Inoltre il PETA è contro ogni tipo di possesso di animali domestici scrivendo in una relazione del 1988: “ … questi animali sono come schiavi, anche se schiavi ben mantenuti”.
La fondatrice del PETA, Ingrid Newkirk, ha dichiarato” non esiste fondamento razionale per sostenere che un essere umano abbia diritti speciali. … un ratto è un maiale è un cane è un ragazzo ”. La posizione della fondatrice del PETA oltre sino a dichiarare: “non ho alcuna reverenza per la vita, ma solo per le entità. Preferirei vedere il vuoto nel luogo in cui mi trovo. Questo sembra pazzoide, ma almeno non farei del male a nessuna cosa ”; diviene comprensibile poi trovare su Wild Earth un manifesto a favore dell’estinzione della razza umana: “se sino ad ora non hai dato molto peso all’idea dell’estinzione volontaria della razza umana, il concetto di un mondo senza persone potrà sembrarti strano. Ma, se ti apri a questo pensiero, se ci pensi su, potresti trovarti d’accordo sul fatto che l’estinzione dell’Homo Sapiens significherebbe la sopravvivenza di milioni, se non miliardi, di specie che abitano la terra. … la fine della razza umana risolverebbe sulla terra ogni problema sociale e ambientale
Quanto oggi sta accadendo in Italia con il movimento vegano e per la difesa degli animali non ci deve stupire, relegano l’uomo ad animale e svalutando la vita a una trasformazione della materia diviene normale e naturale pensare a rendere tutto “uguale”. Se è vero che l’uomo come gli animali come la terra come l’universo sono frutto di un’esplosione del nulla è anche vero che la vita umana non ha valore. Ma noi sappiamo che dal nulla non può nascere la vita e da questo fatto indiscutibile rilanciamo l’idea di un progetto e di una intelligenza che trascende la materia: DIO.

 

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