logo sito Fratus modern U HD

 

FEDERALISMO E IMPERIUM

In tempi recenti l’onorevole Vincenzo Sofo ha lanciato due importanti proposte su cui vogliamo soffermarci per una riflessione: una macroregione per il sud e l’ asse latino tra Italia, Francia, Spagna, Portogallo per una rifondazione dell’ Unione Europea.
Nel primo caso osserviamo il rilancio del concetto di macroregione elaborato da Gianfranco Miglio negli anni novanta e precedentemente teorizzato in forme molto diverse da pensatori neomeridionalisti come Nicola Zitara negli anni settanta . Va però detto che nella proposta del europarlamentare calabrese il concetto macroregionale assume caratteristiche diverse rispetto ai precedenti casi citati. Inoltre è interessante che questa proposta intrisa di sano patriottismo regionale si coniughi con una prospettiva geopolitica più vasta.
La recente crisi sanitaria sociale ed .economica legata alla pandemia da Coronavirus ha messo a dura prova i meccanismi di solidarietà dell’Unione Europea e per questo motivo è oggi più che mai importante dare contenuti al movimento sovranista. Ma la premessa per una riflessione seria sul sovranismo è la comprensione e la natura del concetto moderno di sovranità e soprattutto il suo sviluppo futuro. Sotto questo aspetto non si può prescindere dalle opere di Julius Evola il più grande difensore dell’ identità europea e in particolare la sua dottrina dello Stato.
Più di dieci anni orsono Terra Insubre dedicò un numero al “filosofo proibito” ragionando su quanto la crisi dello stato moderno potesse svelare prospettive autonomiste. Noi aggiungeremo che gli scritti di Julius Evola sul “Federalismo Imperiale” sono una lezione ancora attuale per chi si batte per un Europa dei popoli e un mondo multipolare. Non è un caso che il pensiero eurasiatista” di Alexander Dughin abbia ben compreso il valore del pensiero evoliano rileggendolo ed adattandolo al contesto russo. Il testo “Il federalismo Imperiale scritti sull’idea di Impero 1926-1953” è una raccolta curata da Giovanni Perez ed è uscito tra i “Quaderni di testi evoliani” sul numero 39, presso l’omonima fondazione. Preziosa è la scelta provocatoria del curatore che ripensa i concetti di federalismo, impero e sovranismo. Nel saggio introduttivo il curatore ben sottolinea come il “Barone nero” fu uno dei primi pensatori italiani ed europei a comprendere il declino dello stato nazionale moderno alla luce di una visione storica Tradizionale e, contemporaneamente , fu un promotore culturale di dimensione europea che per primo rilanciò il mito del’ Imperium. Un’ idea forte, foriera di sviluppi geopolitici ed in linea con la visione dell’Europa dei popoli portata avanti dal nostro sodalizio. Potremo dire che Evola, pur nelle limitazione del contesto storico del novecento e della sua peculiare “equazione personale”, seppe intuire gli sviluppi del postmoderno. Una fase pericolosa che il sociologo Bauman chiama società liquida, che le recenti vicende del Covid-19 hanno aggravato.
Per questo la battaglia sovranista e identitaria ha bisogno dei riferimenti forti di Evola e del progetto dell’ europarlamentare Vincenzo Sofo . Egli si sta facendo promotore di un progetto di Europa dei popoli, propendendosi come uno sviluppo di questa progettualità che viene da lontano. Partendo dai principi eterni della Tradizione e dall’ altro confrontandolo con i limiti del pensiero politico moderno facendo ben vedere come il nichilismo sia l’oscuramento dell’ Eterno e non un destino inevitabile a cui arrendersi. La stessa concezione guerriera evoliana ci sprona a quello che Ricucci chiama un sovranismo integrale che parta da una visione corretta del Uomo nel suo rapporto con la vita e col Sacro, senza arrendersi alla disperazione di questi difficili tempi.

 

SOVRANITÀ E IDENTITÀ LE SFIDE DEL TERZO MILLENNIO

COPERTINA SOVRANISTI A MILANO EBOOK

NOTA! Questo sito utilizza i cookie e tecnologie simili.

Se non si modificano le impostazioni del browser, l'utente accetta. Per saperne di piu'

Approvo